QUALI TASSE SI PAGANO PER I MONITOR IN VETRINA?

L’utilizzo di monitor da vetrina per attirare l’attenzione dei clienti e promuovere prodotti o servizi è una strategia di marketing sempre più diffusa.

Tuttavia, è importante essere consapevoli degli obblighi fiscali associati all’installazione di uno schermo in vetrina.

Capiamo se ci sono obblighi e se solo in alcune città d’Italia

QUALI TASSE SI PAGANO PER I DISPLAY LED IN VETRINA?

Le tasse da pagare per un monitor da vetrina possono variare a seconda del Comune in cui si trova l’attività commerciale.
In generale, le imposte più comuni sono:

• Tassa di affissione:

Si tratta di un’imposta dovuta per l’esposizione di qualsiasi mezzo pubblicitario su suolo pubblico o in spazi privati visibili da suolo pubblico.
L’importo della tassa varia a seconda del Comune e della superficie del monitor.

• Imposta Comunale sulla Pubblicità (ICP):

è un’imposta applicata a tutti i mezzi pubblicitari, compresi i monitor da vetrina.
L’importo dell’ICP varia a seconda del Comune e del tipo di mezzo pubblicitario.

• Diritti SIAE:

se il display a led viene utilizzato per diffondere contenuti protetti da diritto d’autore, come video musicali o film, è necessario pagare i diritti SIAE. Si paga solo se si trasmettono contenuti protetti da diritti d’autore

COME PAGARE LE TASSE SUI LEDWALL IN VETRINA?

Le modalità di pagamento delle tasse possono variare a seconda del Comune.
In generale, è possibile pagare le tasse online, tramite bollettino postale o presso gli sportelli comunali.

ESISTE UN ESENZIONE DALLE TASSE PER I MONITOR DA VETRINA?

In alcuni casi, è possibile essere esenti dal pagamento delle tasse per il videowall da vetrina.

Ad esempio, alcuni Comuni prevedono l’esenzione per i monitor di piccole dimensioni o per quelli utilizzati per la diffusione di informazioni di pubblica utilità.

CONSIGLI PER RISPARMIARE SULLE TASSE DEI LED DISPLAY IN VETRINA?

Ecco alcuni consigli per risparmiare sulle tasse per il monitor in vetrina:

• Informarsi presso il Comune di competenza per conoscere le tasse applicate e le eventuali esenzioni.

• Scegliere un monitor di piccole dimensioni.

• Utilizzare il monitor per la diffusione di informazioni di pubblica utilità.

• Pagare le tasse online per usufruire di eventuali sconti.

L’installazione di un maxischermo da vetrina può essere un ottimo modo per attirare l’attenzione dei clienti e promuovere prodotti o servizi.

Però è importante essere consapevoli degli obblighi fiscali associati all’utilizzo di questo strumento.

Informandosi presso il Comune di competenza e seguendo i consigli sopracitati, è possibile risparmiare sulle tasse e sfruttare al meglio il potenziale dello schermo da vetrina.

QUAL’E’ LA DIMENSIONE MASSIMA DEI LED WALL DA VETRINA PER NON PAGARE LE TASSE?

Non esiste una dimensione massima universale per i monitor da vetrina che non sono soggetti a tasse.

La tassazione dipende da diversi fattori, tra cui:

Comune:

Le normative fiscali variano da Comune a Comune.
Alcune città prevedono l’esenzione per monitor di piccole dimensioni, mentre altre non applicano alcuna soglia dimensionale.

Tipologia di monitor:

In alcuni casi, l’esenzione o la riduzione delle tasse può essere applicata a monitor che rientrano in determinate categorie, come quelli utilizzati per la diffusione di informazioni di pubblica utilità o quelli di dimensioni contenute.

Superficie del monitor:

In alcuni Comuni, l’importo della tassa di affissione è calcolato in base alla superficie del monitor.

Pertanto, non è possibile indicare una dimensione massima precisa per non pagare le tasse sui monitor da vetrina.

PER AVERE INFORMAZIONI SPECIFICHE 

1. Contattare il Comune di competenza: L’ufficio tributi o il servizio SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) del Comune saranno in grado di fornire informazioni precise sulle tasse applicate agli schermi da vetrina, sulle eventuali esenzioni e sulle soglie dimensionali previste.
2. Consultare il regolamento comunale: Il regolamento sulla pubblicità del Comune potrebbe contenere informazioni specifiche sui maxischermi da vetrina, incluse le dimensioni massime per l’esenzione dalle tasse.
3. Verificare la presenza di delibere o circolari: Alcune città potrebbero aver emanato delibere o circolari specifiche che forniscono chiarimenti o modifiche alle normative relative ai monitor da vetrina.

   Esempio:

   A Milano, l’esenzione dalla tassa di affissione per i monitor da vetrina è prevista per i monitor con superficie inferiore a 0,5 metri quadrati.
   Tuttavia, tale esenzione non si applica ai monitor utilizzati per la diffusione di contenuti pubblicitari.

   Questo ci fa capire che è fondamentale informarsi presso il Comune di competenza per conoscere la normativa specifica e la dimensione massima dei monitor da vetrina per non pagare le tasse.

Altri Comuni:

• Bologna: Esenzione per display a led utilizzati per la diffusione di informazioni di pubblica utilità, indipendentemente dalla dimensione.
• Bari: Esenzione per monitor con superficie inferiore a 0,25 mq, se installati all’interno di vetrine.
• Genova: Riduzione del 50% della tassa di affissione per monitor con superficie inferiore a 0,50 mq.

Si consiglia di consultare il sito web del Comune di interesse per informazioni specifiche e aggiornate.

Capisci perciò che è impossibile stare sotto la soglia massima per l’esenzione delle tasse sui sistemi pubblicitari in vetrina.

Calcolando che un display a led da vetrina minimo si aggira intorno a 1 metro quadro per superare anche i 4 metri quadri.

Inoltre, è importante ricordare che la tassazione dei monitor da vetrina può dipendere da altri fattori oltre alla dimensione, come ad esempio:

• Tipologia di monitor: Monitor touchscreen o ledwall potrebbero essere soggetti a differenti tasse.
• Posizionamento del monitor: Monitor installati su suolo pubblico potrebbero essere soggetti a tasse più elevate rispetto a quelli installati in vetrina.
• Contenuto del monitor: Monitor utilizzati per la diffusione di contenuti pubblicitari potrebbero essere soggetti a tasse più elevate rispetto a quelli utilizzati per la diffusione di informazioni di pubblica utilità.

ESEMPIO DI COMUNI E COSTI AL METRO QUADRO DELLE TASSE SUI MONITOR IN VETRINA

Esempi di costi al metro quadro per la tassa di affissione di monitor da vetrina:

Si precisa che i costi sopra indicati sono solo a titolo esemplificativo e potrebbero non essere aggiornati.

Per conoscere i costi esatti per il tuo Comune di riferimento, è necessario consultare il regolamento comunale sulla pubblicità o contattare l’ufficio tributi o il SUAP.

Inoltre, è importante ricordare che potrebbero essere applicate addizionali o sconti alla tassa di affissione, a seconda di vari fattori.

In caso di dubbi o incertezze, è consigliabile contattare l’ufficio tributi o il SUAP del Comune di competenza per ricevere una stima precisa del costo della tassa di affissione per il tuo monitor da vetrina.